Bisogna sapere come curare infezione da Microdermal piercing per evitare complicazioni indesiderate.
Tra i tanti tipi di piercing di moda, il Microdermal piercing è quello più nuovo e più adatto a tutte le superfici della pelle, in quanto non viene eseguito come quello tradizionale tramite perforazione, ma viene applicato sottopelle, dove viene posizionato un piccolo supporto a forma di ancora dove andrà avvitato il piercing vero e proprio. Il materiale del Microdermal piercing è in titanio, metallo assolutamente tollerabile a livello dermico, ma tutto questo non basta a garantire la salute della pelle: infatti se non opportunamente sterilizzato, o se effettuato presso un centro in cui l’operatore non si attiene alle comuni norme di igiene e profilassi, specie nei giorni immediatamente successivi all’applicazione il Microdermal Piercing può infettarsi.
Proprio per evitare problemi è bene non solo affidarsi a un vero professionista, ma anche farsi applicare il Microdermal in parti del corpo non troppo soggette ad urti o sfregamenti, come ad esempio la schiena o il collo. Nell’eventualità che il Microdermal piercing si infetti, è fondamentale curare infezione da Microdermal piercing con medicinali ad hoc per riportare in breve tempo la situazione alla normalità .
Di solito per curare infezione da Microdermal piercing i medici prescrivono un antibiotico orale, l’Augmentin, da associare a una crema cortisonica tipo Gentalyn Beta da applicare localmente, in modo tale da lenire il rossore e il gonfiore e combattere il prurito. Al fine di eliminare l’infezione il prima possibile è consigliabile togliere il Microdermal per tutta la durata della cura, facendosi aiutare nella rimozione dall’operatore che ce lo ha applicato. Lasciare il Microdermal al suo posto non farebbe altro che peggiorare la situazione, e in casi limite si potrebbe essere costretti alla rimozione chirurgica e un semplice antibiotico potrebbe non bastare più.